Il mercato Cloud in Italia vale 3,34 miliardi, cresce l’adozione nelle Pmi

Nel 2020 il Cloud si è rivelato il miglior alleato per rispondere alla situazione di fragilità a cui la pandemia ha sottoposto il sistema economico e sociale italiano, raggiungendo i 3,35 miliardi di euro, per una crescita del +21%. È quanto emerge dalla decima edizione dell’Osservatorio Cloud Transformation, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

“Anche le Pmi più scettiche e meno digitalizzate hanno dovuto adeguarsi per non interrompere del tutto le attività – dichiara Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation – dinamica che si conferma in un’adozione più ampia, dopo anni di sostanziale stabilità”.

Il Public & Hybrid Cloud è protagonista della crescita

All’interno del mercato Cloud il Public & Hybrid Cloud, ovvero l’insieme dei servizi forniti da provider esterni e l’interconnessione tra Cloud pubblici e privati, si conferma protagonista della crescita, con un +30% e un valore complessivo che raggiunge i 2 miliardi di euro. Un’accelerazione nettamente più rapida rispetto alla media internazionale, che fa registrare un +8% per un mercato che vale 198 miliardi di dollari a livello globale. Anche il Virtual & Hosted Private Cloud registra una buona dinamica (+11%) arrivando a 732 milioni di euro, e i datacenter Automation, ovvero la modernizzazione delle infrastrutture on-premises, subisce un rallentamento rispetto al 2019, crescendo del +6% (583 milioni di euro).

La spesa per settore

In termini di spesa assoluta per settore merceologico, in conseguenza al periodo di lockdown e al blocco delle attività, rallenta leggermente la dinamica del settore Manifatturiero, che si conferma comunque primo nel mix di spesa, con il 24% del mercato complessivo. Seguono per dimensioni il settore Bancario (21%), Telco e Media (15%), i Servizi (10%), Utility (9%), PA e Sanità (8%), GDO e Retail (8%) e Assicurativo (5%). L’emergenza sanitaria ha generato un significativo aumento dell’adozione del Cloud nelle Pmi, che nel 2020 si attesta al 42% contro il 30% registrato nel 2019 e pressoché stabile negli anni precedenti. Il Cloud ha infatti rappresentato una risposta efficace al remote working, velocizzando la digitalizzazione dei processi e dei flussi collaborativi. 

Il Cloud nelle Pmi con l’emergenza sanitaria

Per oltre la metà delle Pmi che utilizzano il Cloud, quest’ultimo ha permesso di mantenere l’azienda operativa e la relazione con i clienti attiva. Questo si traduce in un’accresciuta consapevolezza: infatti, per il 43% delle Pmi che ne utilizzano servizi il Cloud rappresenta il modello di sourcing preferenziale per tutte le nuove iniziative, e per un ulteriore 18% addirittura una strada obbligata.

A fronte di questi segnali positivi, restano preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati, all’inaffidabilità della rete, alla complessità di gestione e alla mancanza di competenze sul Cloud. Infatti, il 55% delle Pmi che utilizza il Cloud preferisce la gestione internalizzata delle tecnologie.