Come risparmiare sui costi dell’impianto fotovoltaico

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento che può consentire di ottenere un notevole risparmio sui costi dell’energia elettrica.

Tanti infatti, sono ormai gli utenti che hanno adottato questo sistema per creare autonomamente l’energia elettrica necessaria in casa, ed alcuni hanno addirittura effettuato il distacco definitivo dalla rete elettrica.

Certo, l’acquisto di un impianto fotovoltaico può essere un investimento importante, sia in termini di costi che di tempo, e per questo motivo è importante conoscere gli incentivi e le detrazioni fiscali disponibili per l’installazione di un nuovo impianto.

Incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici

In Italia, sono disponibili diversi incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici. I principali sono:

  • L’Ecobonus al 50%, un’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico. L’agevolazione è disponibile per i proprietari di immobili, gli affittuari, i condomini e i proprietari d’impresa.
  • Il Bonus Casa al 50%, un’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un mini-impianto fotovoltaico. L’agevolazione è disponibile per i proprietari di immobili.
  • Il Quinto Conto Energia, un incentivo che prevede il pagamento di un corrispettivo per l’energia elettrica prodotta e immessa in rete. L’incentivo è disponibile per i proprietari di impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 3 kW.

Detrazioni fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici

A parte gli incentivi è possibile beneficiare anche di interessanti detrazioni fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici. Le principali detrazioni fiscali esistenti sono:

  • La detrazione IRPEF al 50% , un’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico. L’agevolazione è disponibile per i proprietari di immobili, gli affittuari, i condomini e i proprietari d’impresa.
  • La detrazione IRES al 6%, un’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 6% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico. L’agevolazione è disponibile per i proprietari d’impresa.

Requisiti per beneficiare delle agevolazioni

Per beneficiare delle agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici, è necessario soddisfare determinati requisiti. I più importanti sono:

  • L’impianto fotovoltaico deve essere destinato esclusivamente all’autoconsumo.
  • L’impianto fotovoltaico deve essere installato su un immobile situato in Italia.
  • L’impianto fotovoltaico deve essere installato da un’impresa qualificata.

Come richiedere le agevolazioni

Per richiedere le agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici, è necessario presentare la documentazione richiesta all’Agenzia delle Entrate, oltre che  inviare una notifica di installazione dell’impianto anche all’Enea (Agenzia Italiana per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile).

La documentazione richiesta varia a seconda dell’incentivo o della detrazione fiscale richiesta. Per avere maggiori informazioni puoi contattare Sungroup, azienda che si occupa della installazione di impianti fotovoltaici Torino, che può occuparsi al posto tuo di produrre tutte le pratiche burocratiche necessarie.

In quanto tempo è possibile rientrare dall’investimento?

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento che può portare ad un notevole risparmio sui costi dell’energia elettrica. In media, un impianto fotovoltaico di potenza pari a 3 kW può produrre circa 3.300 kWh all’anno.

Questo significa che, in un anno, un impianto fotovoltaico può produrre energia elettrica per un valore di circa 2.500 euro, considerando il costo dell’energia elettrica in Italia.

Considerando tutte le agevolazioni fiscali disponibili, il tempo di rientro dell’investimento per un impianto fotovoltaico di potenza pari a 3 kW è dunque di circa 5-6 anni, un arco di tempo certamente ragionevole.

In breve

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento che può portare a un notevole risparmio sui costi dell’energia elettrica.

È un acquisto in grado di ripagarsi da solo già dopo qualche anno ed i diversi incentivi e detrazioni fiscali disponibili possono aiutare a ridurre i tempi per recuperare la somma investita.

I regali di compleanno più originali

Il compleanno è una ricorrenza importante, che merita di essere festeggiato con un regalo speciale e che faccia felice la persona che lo riceve.

Come spesso capita, soprattutto con le persone che hanno già tutto, trovare il regalo giusto non è facile, in particolar modo se si vuole fare un regalo originale.

Se è questo il caso, nessun problema!

Proprio per questo abbiamo pensato di proporti una selezione di idee regalo di compleanno originali, per tutti i gusti e per tutte le tasche.

  • Esperienze: I regali esperienziali sono sempre un’ottima scelta, perché permettono al festeggiato di vivere qualcosa di nuovo e indimenticabile.Puoi regalare un biglietto per un concerto, un evento sportivo, un corso di cucina o un’esperienza di benessere in una SPA, ad esempio.
  • Oggetti personalizzati: Un regalo personalizzato è un modo carino per dimostrare che hai pensato davvero al festeggiato e non all’apparenza.Puoi regalare un gioiello con il suo nome, un portachiavi con la sua foto o un oggetto di design con un messaggio speciale.
  • Oggetti per la casa: Se il festeggiato è un amante della casa, puoi regalargli un oggetto che gli renda la vita più bella. Una bella pianta tropicale o un bonsai particolare, un elettrodomestico di ultima generazione o un elemento d’arredo ricercato sono sempre regali apprezzati.
  • Gadget tecnologici: I gadget tecnologici sono sempre un regalo gradito, soprattutto per i giovani.Puoi regalare un nuovo smartphone, un tablet, un drone o un accessorio per la sua console preferita.
  • Attività all’aperto: Se il festeggiato ama le attività all’aperto, puoi regalargli un’esperienza che lo faccia divertire.Un corso di surf, un’escursione in montagna o un giro in bicicletta sono solo alcune delle tante idee, anche in base alle caratteristiche del territorio in cui vive la persona che lo riceverà.
  • Omaggi per la persona: Se il festeggiato è una persona a cui tieni particolarmente, puoi regalargli qualcosa che gli faccia sentire il tuo affetto.Un biglietto di auguri scritto a mano, un mazzo di fiori o una vostra foto ricordo sono gesti semplici ma significativi.
  • Insegne con il nome del festeggiato: Le insegne al neon sono un regalo originale e divertente, che può essere personalizzato con il nome del festeggiato.Questa tipologia di regalo è particolarmente apprezzata dai giovani, che amano esprimere la propria personalità in modo creativo. Le insegne al neon led possono essere utilizzate in diversi ambienti come la casa, l’ufficio o il negozio.

Altre idee carine

Se hai bisogno di altri spunti utili, valuta le idee regalo che che seguono e stabilisci se sono adatte o meno alla persona che sta per festeggiare il compleanno:

  • Un viaggio in un’altra città o paese
  • Un corso di yoga, lettura o di qualsiasi altra attività che piaccia al festeggiato
  • Un trattamento estetico o massaggio
  • Un evento culturale o una partita
  • Un’esperienza di volontariato o di solidarietà

Perché scegliere un regalo originale?

Un regalo originale è un modo per dimostrare che hai pensato davvero al festeggiato e che hai fatto uno sforzo per trovare qualcosa di speciale.

Tra l’altro un regalo originale è anche un modo per lasciare un ricordo indelebile nella mente del festeggiato, il quale penserà a te ogni volta che guarderà o utilizzerà ciò che gli avrai regalato.

Un regalo di compleanno originale è dunque un qualcosa di creativo ed utile al tempo stesso, un oggetto che verrà utilizzato nel tempo e che non sarà destinato a rimanere chiuso in un cassetto per gli anni a venire.

Conclusione

Queste sono solo alcune idee utili per individuare il regalo di compleanno perfetto per una persona a te care. L’importante è scegliere un regalo che sia adatto al festeggiato e che pensi possa utilizzare nel tempo.

In poche parole, se stai cercando un regalo di compleanno che faccia davvero la differenza, scegli qualcosa di veramente originale e sarà un successo!

Come posso gestire la manutenzione e la pulizia della piscina in modo efficiente?

Se hai una piscina in giardino, saprai bene che la manutenzione e la pulizia sono fondamentali per garantirne un corretto funzionamento e prolungarne la durata nel tempo.

La piscina è infatti un’ottimo complemento per qualsiasi abitazione, ma chiaramente richiede una cura costante per far si che l’acqua sia sempre pulita e salubre per chi ne usufruisce.

Infatti, la manutenzione regolare della piscina non garantisce soltanto la sicurezza in senso generico per chi la utilizza, ma previene anche la formazione di alghe, batteri e altri microrganismi nocivi per la salute.

Tra l’altro, aspetto questo non indifferente, una piscina ben mantenuta dura più a lungo e richiede meno interventi di riparazione durante il corso dell’anno.

Test dell’acqua

Il primo passo per una buona manutenzione della tua piscina è fare il test dell’acqua regolarmente. Ciò vale sia per le piscine in acciaio (quelle  prefabbricate) che per quelle in muratura.

Il test dell’acqua è un modo semplice e veloce per verificare i livelli di cloro, pH e alcalinità dell’acqua della piscina.

Questi tre fattori sono fondamentali per mantenere l’acqua sempre pulita e salubre. Questo test può essere effettuato facilmente con un kit per l’analisi della qualità dell’acqua, disponibile in qualsiasi negozio specializzato.

Per effettuare il test in modo attendibile, assicurati di acquistare un kit di test dell’acqua di buona qualità e segui attentamente le istruzioni del produttore. Effettua il test dell’acqua almeno una volta alla settimana, o più spesso in caso di frequente utilizzo o di condizioni meteorologiche avverse.

Pulizia del fondo

La pulizia del fondo è un’altra pratica importante nella gestione e nella cura di una piscina.

Il fondo della piscina può infatti accumulare foglie, sporco, detriti e altri materiali che possono intasare i filtri e compromettere la qualità dell’acqua.

Questo tipo di pulizia può essere effettuata con un apposito aspiratore o con un robot pulitore; ad ogni modo, assicurati di avere l’attrezzatura adeguata per ottenere un risultato soddisfacente.

Filtrazione dell’acqua

La filtrazione è davvero importante per la manutenzione della tua piscina e la pulizia dell’acqua in particolare. I filtri della piscina rimuovono le particelle di sporco ed i detriti dall’acqua, mantenendola pulita e salubre per chi ne usufruisce.

Tra i filtri più utilizzati nelle piscine vi sono quelli a sabbia, a cartuccia o a diatomee.

Per filtrare al meglio l’acqua della tua piscina, assicurati di scegliere filtri che siano adatti alle dimensioni della stessa e segui scrupolosamente le istruzioni per un idoneo utilizzo. Un ultimo consiglio in merito è quello di verificare regolarmente lo stato dei filtri e pulirli o sostituirli quando necessario.

Aggiunta di prodotti chimici

L’aggiunta di prodotti chimici come il cloro ed i regolatori di PH è importante per garantirsi sempre nuotate sicure, oltre che per far funzionare al meglio la struttura. Il cloro uccide infatti i batteri e le alghe nell’acqua, mentre i regolatori di pH dell’acqua ristabiliscono il giusto equilibrio tra basicità e acidità.

Assicurati di scegliere prodotti chimici adeguati e di qualità, ricordando di aggiungerli solo dopo aver effettuato il test dell’acqua.

Copertura della piscina

La copertura della piscina è una soluzione utile per la gestione della piscina. Una copertura infatti, protegge la piscina dalle foglie, dai detriti e dal sole, riducendo la quantità di prodotti chimici necessari per mantenere l’acqua pulita e salubre.

Inoltre, la copertura della piscina previene la formazione di alghe e batteri nell’acqua, che si formano a causa dei raggi del sole.

Copri per questo la piscina quando non è in uso e verificane regolarmente lo stato per assicurarti che sia sempre integra.

Conclusioni

In breve, la manutenzione e la pulizia della piscina richiedono un impegno costante ma  fondamentale da parte tua, per garantire una piscina pulita e sicura.

Molto importante è effettuare periodicamente il test dell’acqua così da intervenire se necessario, oltre ad effettuare regolarmente le operazioni di pulizia, incluse quelle che riguardano il fondo.

Seguendo questi consigli, avrai adottato una adeguata routine di manutenzione della tua piscina, così da poterla utilizzare in sicurezza e a lungo nel tempo.

Conviene aprire un salone da parrucchiere oggi?

Oggi sono in tanti a pensare di aprire un salone da parrucchiere. Si tratta infatti di un’attività considerata artigianale e che oggi va di gran moda, sia grazie ad alcune fortunate trasmissioni televisive che al fatto che oggi tutti amano apparire al meglio e per questo curano il proprio aspetto in maniera maggiore rispetto il passato.

Quel che si chiede chi pensa di avviare un’attività di questo tipo oggi è se ci sia la possibilità di avere margini di guadagno interessanti, dunque se dal punto di vista economico convenga avviare tale tipo di attività.

Chiaramente alla base deve esserci da parte tua una certa passione per il taglio dei capelli e una forte predisposizione al contatto con il cliente. Questa è la base per poter pensare di mettere in piedi un’attività di questo tipo. Se tali requisiti mancano, è bene orientarsi altrove.

Gli elementi fondamentali per un salone da parrucchiere di successo

Se il tuo desiderio è fermamente quello di avviare un salone da parrucchiere, devi sapere che ci sono determinati elementi che possono contribuire al successo del tuo locale.

Sicuramente la cosa migliore che tu possa fare è quella di comunicare in maniera efficace con i tuoi clienti, riuscendo a trasmettere loro tutta la tua passione, ma non solo. Devi anche essere in grado di rendere evidente ai loro occhi quali siano i vantaggi dell’usufruire del tuo servizio rispetto quello degli altri già presenti in zona.

In poche parole, devi fare in modo sin dall’inizio che i clienti avvertano come indispensabile usufruire dei tuoi servizi di taglio e acconciatura rispetto quanto offerto dai concorrenti.

Per questo, punta tutto sulla qualità della lavorazione nonché dei prodotti. I clienti infatti apprezzano tantissimo vedere che i parrucchieri adoperano prodotti di qualità che magari hanno già visto in televisione.

Investi su mobili e forniture

Un salone di successo presenta dei mobili belli da vedere e accattivanti. Entrare nel tuo salone deve essere un’esperienza rilassante sin dal primo momento, in grado di concedere una piccola parentesi di benessere in città a tutti.

Per questo motivo scegli bene i mobili e fai in maniera che seguano uno stile lineare e che il contrasto cromatico con tutte le superfici, incluse pareti e tetto, sia gradevole.

Scegli inoltre delle forniture per parrucchieri di qualità considerando che si tratta dei tuoi attrezzi di lavoro, strumenti che adopererai ogni giorno.

Già questo sarà sufficiente per dare a tutto l’ambiente una parvenza più moderna, curata e accogliente, proprio quel di cui hai bisogno per acquisire nuova clientela e mantenerla nel tempo.

È un’attività redditizia quella del parrucchiere oggi?

Partiamo dal presupposto che tutti hanno necessità di tagliare e sistemare i capelli, sempre. Si tratta per questo motivo di un settore che per forza di cose non può conoscere crisi e per il quale i clienti non mancano.

Quel che devi essere in grado di fare è sottrarre clienti alla tua concorrenza, e fidelizzare ogni singolo cliente così che rimanga a lungo ad usufruire esclusivamente dai tuoi servizi.

Se riesci a fare questo, la tua attività avrà successo. Offri dunque sempre il meglio dal punto di vista dei prodotti e della qualità del servizio in generale. Fai sentire tutti coccolati e ben accolti all’interno di un ambiente dal design moderno e confortevole e avrai già fatto il passo più importante.

Vedrai che in questa maniera i clienti non mancheranno di certo, e questi apprezzeranno i tuoi sforzi premiando ti nel modo che tu preferisci, ovvero quello di rendere la tua nuova attività un vero successo.

Inferriate di sicurezza per difendersi dai furti

Alcune ricerche hanno recentemente dimostrato come il numero di casi di furti in appartamento sia sensibilmente aumentato durante la crisi legata alla pandemia. È in crescita dunque il numero di effrazioni e di intrusioni all’interno di appartamenti e negozi se si effettua un rapido confronto con lo stesso periodo relativo allo scorso anno.

Un problema economico ma anche affettivo

Questo rappresenta un problema duplice in quanto sicuramente da una parte c’è da considerare il problema legato alla perdita economica, che può essere anche ingente soprattutto per quel che riguarda eventuali esercizi commerciali, ma d’altra parte bisogna considerare anche l’aspetto affettivo che ci lega a determinati beni che possono essere sottratti in caso di furto.

Tutti noi infatti tendiamo a pensare che casa nostra sia un ambiente sicuro e inviolabile all’interno del quale le cose e le persone sono sempre al sicuro.  Purtroppo sappiamo in realtà che non è così e c’è dunque bisogno di individuare tutte quelle soluzioni alternative che ci consentono di mettere in sicurezza gli ambienti in cui viviamo o lavoriamo, così da garantire sempre il massimo della protezione a tutti i nostri beni più cari o alle eventuali attrezzature che adoperiamo per lavorare.

Le inferriate di sicurezza per porte e finestre

Da questo punto di vista le inferriate di sicurezza rappresentano la soluzione più efficace in quanto costituiscono una barriera che fisicamente impedisce ad eventuali malintenzionati di poter accedere. Parliamo di inferriate realizzate in ferro che sono assolutamente difficili da superare se non impossibili.

Ci sono chiaramente inferriate per ogni tipo di apertura: quelle fisse, per quel che riguarda ad esempio le finestre, e le inferriate apribili per quel che riguarda porte e altre aperture dalle quali solitamente si entra e si esce.

Non più la paura di essere svaligiati dunque, ma tutta la tranquillità di sapere che le inferriate di ferro proteggono egregiamente i propri beni.

Bevi bene anche al lavoro grazie ai distributori d’acqua IWM

Se per il tuo ufficio hai scelto di adottare il sistema dei boccioni d’acqua per consentire a tutti i lavoratori di potersi dissetare, molto probabilmente sei costretto a far fronte ad alcuni problemi che questo tipo di erogatori d’acqua comportano. Diciamo innanzitutto che il loro peso è notevole e non è dunque agevole fare rifornimento e portare decine di boccioni al piano desiderato o sistemarle in attesa che vengano utilizzate. Spesso inoltre, l’acqua dei boccioni ha un sapore poco gradevole che rende il dissetarsi meno piacevole di quello che dovrebbe essere. Infine, bisogna considerare i costi e le risorse da impiegare per smaltire correttamente i boccioni stessi dopo l’utilizzo, secondo quanto previsto dalle normative della regione in cui si opera. A questi svantaggi si aggiunge una questione meramente economica considerando che il costo al litro dei boccioni è decisamente molto più elevato rispetto quello che è il costo dell’acqua di rubinetto.

Se riconosci in questa descrizione alcuni problemi legati ai boccioni d’acqua che ti riguardano da vicino, considera che oggi il distributore acqua ufficio commercializzato da IWM è in grado di risolvere i tuoi problemi consentendo a tutti di poter bere con piacere l’acqua del rubinetto. Grazie alla tecnologia ad osmosi inversa infatti, l’acqua sarà perfettamente purificate, per essere successivamente re-mineralizzata e resa dunque ottima sia per quel che riguarda le caratteristiche organolettiche che per quanto riguarda il sapore. In base al gusto dei lavoratori inoltre, l’acqua potrà essere più o meno fredda, ma anche calda o gasata se lo si preferisce. È dunque una soluzione ecologica e che al tempo stesso consente di risparmiare rispetto la costosa acqua dei boccioni, per cui il consiglio è quello di contattare il numero verde 800.685.540 per parlare direttamente con un consulente IWM ed individuare la soluzione più adatta al proprio ufficio.

Xagon Man | Indossa la creatività

Il brand Xagon Man vanta un’esperienza trentennale nell’ambito del Pronto Moda interamente Made in Italy, in grado di coniugare resa estetica ad una qualità del prodotto che rendono questo marchio in cima alla lista dei desideri di tutti coloro i quali amano vestire seguendo le tendenze del momento, e dare una immagine di sé curata e alla moda. Proprio la ricerca stilistica e la voglia di stupire sono alla base del concept Xagon Man, fattori che rendono ogni sua creazione facilmente identificabile ed in grado di personalizzare e completare con eleganza il proprio outfit. Ecco dunque svelato il segreto del successo di un brand che ha conquistato importanti fette di mercato e consensi tra i consumatori, in maniera trasversale abbracciando ogni fascia d’età, ponendosi in una posizione predominante al punto tale da diventare la prima scelta di tutti coloro i quali hanno colto il suo spirito creativo ed originale.

Revolution Concept Store è il negozio online in cui puoi trovare tantissimi prodotti Xagon Man per arricchire il tuo outfit e mostrare orgogliosamente il modo in cui affronti la vita. Su tutti bellissime cinture, maglie, t-shirts e sneakers che ti aiuteranno a rendere il tuo abbigliamento decisamente più curato ed in linea con le tendenze del momento. Ciascun prodotto presenta una esauriente galleria fotografica che mostra ogni singolo dettaglio del capo o dell’accessorio che si sta visionando, più importanti dettagli aggiuntivi circa i tessuti e le caratteristiche specifiche. È possibile usufruire della spedizione gratuita raggiungendo un certo importo di spesa, e decidere di pagare tramite Paypal o direttamente alla consegna della merce grazie al contrassegno. Tra gli accessori più apprezzati per completare un acquisto, o per una idea regalo veramente utile e gradita, vi è l’ottimo Xagon Man x-black, un profumo le cui note di limone e agrumi ti regaleranno una piacevole sensazione di freschezza.

In palestra in sicurezza e… rispettando l’ambiente

Il business del wellness non sembra conoscere battute d’arresto. Sono sempre di più, infatti, le persone che dedicano gran parte del proprio tempo libero alla cura del corpo e dedicandosi a sport e allenamenti in palestra. Uno stile di vita corretto, come affermano tutti i medici: attività fisica e alimentazione sana sono infatti il passe-partout per una vita lunga e sana. Eppure, nonostante l’aumento esponenziale di centri fitness in tutta Italia, nell’ultimo periodo si sono accesi i riflettori anche sui potenziali rischi prodotti dal frequentare una palestra. Un’allerta della quale i titolari o gestori di centri sportivi non possono non tenere conto.

Quando l’attrezzo è una minaccia 

Recenti studi condotti negli Stati Uniti hanno evidenziato che, anche nelle palestre più attente a rispettare tutte le norme previste dalla legge, il numero di microorganismi è davvero altissimo. Complice il clima, caldo-umido specie nelle piscine, e il grande numero di persone che si allena contemporaneamente, batteri e virus possono trovare incredibilmente qui il luogo perfetto dove proliferare.  Una ricerca condotta nel 2014 in una palestra di Memphs, negli Usa, ha evidenziato che sugli attrezzi ginnici del centro vi erano oltre 25 ceppi di batteri differenti. Un secondo studio, sempre americano, ha rilevato che sui pesi liberi ci sono circa 350 volte più batteri che in un bagno pubblico. E, come in tutti i luoghi pubblici e affollati, non mancano i virus comuni come quelli del raffreddore e dell’influenza.

Come proteggere i propri clienti

In palestra è buona norma che i clienti portino un asciugamano personale da stendere sulle macchine o sui tappetini prima di ogni sessioni di allenamento. E, naturalmente, dopo aver utilizzato gli attrezzi gli sportivi non dovrebbero mai portare le mani agli occhi, alla bocca e in generale al viso prima di averle lavate. Ecco perché negli spogliatoi ci dovrebbe essere sempre un numero adeguato di lavandini e relativi asciugamani.

Asciugamani, ma quali?

Diversi test di laboratorio confermano come l’asciugamani elettrico sia più igienico e sicuro rispetto al sistema con la carta o a quello col rotolo di cotone, assicurando – come dicevamo sopra – un minor impatto batteriologico. Per non parlare del vantaggio ecologico: non si consuma carta – e negli spazi comuni l’uso è smodato – a tutto vantaggio dell’ambiente. Giusto per dare un numero, con un asciugamani elettrico si risparmiano mediamente 24 alberi in 16 anni. Ancora, i più recenti modelli di asciugamani elettrici sono anche a prova di vandalo, al contrario di dispenser e porta salviette di carta. Per le palestre che vogliono installare questi prodotti nei loro locali – prodotti che peraltro non richiedono tempi per riordini e nuovi assortimenti – uno dei nomi di riferimento è Mediclinics, azienda che produce asciugamani elettrici, asciugacapelli da parete e a una vasta gamma di accessori. In particolare, i nuovi modelli Dual o Mach di ultima generazione assicurano tempi di asciugatura inferiori in 15 secondi. Un ulteriore dato che, tradotto in cifre per il proprietario della palestra, significa un risparmio annuo garantito di oltre il 90% rispetto all’uso della carta. Igiene, ordine, pulizia, sicurezza per i clienti e soldi risparmiati: solo vantaggi, nessuna controindicazione.

Nel 2023 gli italiani hanno speso 187 miliardi in beni di consumo

Nel 2023 la spesa dei consumatori per i beni di largo consumo e per i beni tecnologici e durevoli è aumentata del 5,2% rispetto al 2022, registrando un fatturato complessivo di 187 miliardi di euro.

L’aumento è stato determinato in particolare dalla crescita del prezzo dei prodotti alimentari e per la cura della persona, mentre le famiglie sono rimaste più caute nelle spese di alcuni prodotti T&D (beni di consumo tecnologici, elettrodomestici, fai da te).
Emerge dal nuovo Barometro dei Consumi di NIQ, che offre una panoramica completa della spesa nel settore FMCG (prodotti alimentari, deperibili, cura della casa e della persona) e nel settore T&D.

Una crescita del fatturato senza precedenti 

Nel 2023, nel settore del largo consumo, si è registrata una crescita del fatturato senza precedenti che ha superato i 134 miliardi di euro, +7,9% rispetto al 2022, alimentato principalmente dall’aumento a doppia cifra dei prezzi.

Nonostante l’inflazione abbia eroso il potere d’acquisto dei consumatori, i beni di prima necessità hanno mantenuto un livello stabile di vendite a volume, con una modesta flessione del -1,7% (nel perimetro dei prodotti confezionati). Secondo il Barometro dei Consumi, le categorie che hanno mostrato le performance migliori sono state il settore alimentare, con un aumento dell’8,9% e un giro d’affari di 82 miliardi di euro nel 2023, e il fresco, +8,2%.
Anche i prodotti per la cura della casa e della persona hanno registrato una solida crescita, pari a +7,0%.

L’effetto inflazione spinge le vendite

Analizzando i dati trimestrali, emerge come l’effetto dell’inflazione, con un valore medio dell’11,3% nel 2023, sia stato più pronunciato nei primi sei mesi dell’anno.
Ciò ha contribuito a spingere le vendite, in crescita rispettivamente del 9,2% nel primo trimestre e del 9,8% nei mesi di aprile, maggio e giugno. Successivamente, l’inflazione si è stabilizzata, con una crescita delle vendite più moderata (+7,8%) nel terzo trimestre.

Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, l’effetto dell’inflazione si è attenuato ulteriormente, toccando il punto più basso di crescita a valore, pari al 5,1%.

Un anno di contrasti per il mercato T&D

Il mercato dei beni tecnologici e durevoli (T&D) in Italia nel 2023 ha attraversato un anno di alti e bassi e una lieve decrescita rispetto al 2022, registrando un fatturato di 53 miliardi di euro.
Il settore dell’Home Improvement, che comprende prodotti per il miglioramento della casa e l’arredamento, ha iniziato il 2023 con una crescita solida (+5,3%), ma ha chiuso l’anno con una flessione del -0,2%.

Il settore Technical Consumer Goods (TCG), che include elettronica di consumo, telefonia, IT, prodotti per l’ufficio, fotografia e altri beni tecnologici, ha sofferto un calo significativo nel 2023, pari a -5,4%.
Tuttavia, alcune sottocategorie, come gli elettrodomestici, hanno registrato una crescita positiva nel 2023, e il settore ha chiuso l’anno a 6 miliardi di euro (+3,2%).

Le aziende Controvento generano il 14,2% del valore aggiunto della manifattura

C’è un gruppo di imprese del settore manifatturiero italiano capaci di crescere nonostante gli ostacoli: sono le aziende Controvento. Queste imprese vantano performance altamente sopra la media, e si distinguono per alcuni parametri particolarmente indicativi, come la crescita dei ricavi, la marginalità e la creazione di valore aggiunto.

Le aziende Controvento rappresentano, quindi, le eccellenze imprenditoriali del Paese. Complessivamente, generano il 9,4% dei ricavi, pari a 101,3 miliardi di euro, il 21,1% dell’EBITDA, e il 14,2% del valore aggiunto complessivo della manifattura italiana.
Emerge dalla quinta edizione dell’Osservatorio ‘Controvento: le aziende che guidano il Paese’, curato da Nomisma in collaborazione con CRIF e CRIBIS.

Imprese eccellenti nonostante l’economia “zero-virgola”

L’Osservatorio Controvento è nato con l’obiettivo di identificare le imprese manifatturiere nazionali capaci di performance straordinarie anche nell’attuale economia italiana dello ‘zero-virgola’. 
Negli ultimi 5 anni la quota di queste imprese oscilla tra il 6,5% e il 7,2%, con un ricambio annuo pari al 50% del totale. Si rileva quindi un fenomeno ricorrente che porta a pensare che la massa trainante sia rappresentata da questa quota.

Tra le imprese Controvento la classe dimensionale non sembra incidere sulla marginalità. Negli ultimi 5 anni le performance più positive riguardano maggiormente le micro e piccole imprese, con un EBITDA in crescita rispettivamente del +295% e del +234.

Una superiore capacità competitiva

Considerando i ricavi prodotti tra il 2017 e il 2022, quelli delle imprese Controvento sono cresciuti del 96%, mentre il resto delle imprese è complessivamente cresciuto del 39%.
Le imprese Controvento con oltre 500 dipendenti crescono in maniera più contenuta (+81% ricavi), mentre le grandi imprese mostrano performance migliori di tutti i cluster (+129%).

Inoltre, negli ultimi anni si osserva un allargamento del target di imprese Controvento verso il Sud, sebbene il Nord-Est riconfermi una maggiore predisposizione a ospitarle, con il Veneto l’unica regione entrata per 5 edizioni consecutive nel report sia per numero di imprese sia per ricavi prodotti.

Packaging, cosmetica, minerali i settori vincenti

Quanto ai settori produttivi, si possono individuare alcuni comparti che accentuano la propria rilevanza tra le imprese Controvento. Tra quelli vincenti, nei quali l’incidenza relativa delle variabili considerate (numero di imprese, ricavi, EBITDA, valore aggiunto) è sempre superiore alla media, si segnalano i comparti della cosmetica, della metallurgia e metallo, del legno e sughero, e la carta.

Prendendo in esame i soli ricavi, i settori che negli ulti 5 anni sono sempre rientrati in Controvento sono il packaging, la cosmetica, i minerali non metalliferi e il metallo.
Dall’altra parte, i settori mai entrati nel gruppo delle aziende con performance sopra la media vanno segnalati quelli alimentare, delle apparecchiature elettriche e della stampa.

L’Italia sul web: aumenta il tempo trascorso sui social

Gli italiani trascorrono più tempo sui social rispetto all’anno precedente, con un aumento di quasi 1 minuto al giorno, portando la quota complessiva a poco meno di 6 ore giornaliere. Anche il tempo dedicato all’ascolto di musica in streaming aumenta di un minuto al giorno. Parallelamente, si registra una leggera diminuzione dell’accesso a internet, con una riduzione dello 0,3% rispetto all’anno prima. Sono alcuni dei dati contenuti nel il report Digital 2024, pubblicato a febbraio da We Are Social in collaborazione con Meltwater. 

Informazione, attualità e how-to i principali motivi per cui si naviga

Le motivazioni principali per l’accesso all’online rimangono invariate: le ragioni per cui ci si connette sono sempre la ricerca di informazioni (73%), l’aggiornamento sull’attualità (67,5%) e i how-to (62,8%). Analizzando i dati globali, in Italia le piattaforme più utilizza risultano essere le app di chat e messaggistica (96,7%), seguite dai social network (94,6%). In terza posizione si collocano i servizi di shopping, aste e annunci (90,4%). Nel resto del mondo in quarta posizione ci sono invece i motori di ricerca.

Passione video

La fruizione di contenuti video continua ad essere elevata, con il 91% delle persone che dichiara di guardarli, trainati principalmente da contenuti comici, meme e video virali (+3,7%), oltre ai video musicali (+0,4%). Cresce anche l’interesse per gli highlights e i contenuti sportivi (+2,4%), le recensioni di prodotti (+1,7%) e i video educativi (+0,6%).

Il 73% degli italiani è sui social

In Italia sono attive sui social quasi 43 milioni di persone, con una penetrazione che si avvicina al 73% e una distribuzione simile tra uomini e donne. Rispetto all’anno precedente, si registra un calo di utenti del 2,5%. Tuttavia cresce il tempo trascorso quotidianamente sui social. Secondo l’analisi di quest’anno, TikTok è l’app su cui le persone trascorrono più tempo, con una media di 32 ore e 12 minuti al mese. Questo dato è significativamente superiore alle altre app, con YouTube al secondo posto (18 ore e 15 minuti) e Facebook al terzo (16 ore e 37 minuti).

Perchè si è social?

Le motivazioni principali per la partecipazione ai social riguardano l’informazione, il tempo libero e il mantenimento dei contatti con amici e familiari (tutte sopra il 40%). Interessante notare che l’intrattenimento nel tempo libero è l’unica motivazione in crescita rispetto all’anno precedente (+1,4 punti percentuali).

Meta domina la classifica delle piattaforme social

Meta domina la classifica italiana delle piattaforme social più utilizzate, con WhatsApp al 90,3%, seguita da Facebook (77,5%) e Instagram (73,5%). WhatsApp è anche la piattaforma preferita dagli italiani (40,7%), seguita da Instagram (23,5%). La classifica rimane invariata rispetto all’anno precedente, con alcune piattaforme che guadagnano preferenze, come Instagram e TikTok.

Lavoro, perchè cambiano obiettivi e motivazioni a seconda del genere?

Uomini e donne, in merito al lavoro, hanno approcci, motivazioni e obiettivi differenti.  Lo ha scoperto il Centro Studi di Fòrema, l’ente di formazione del sistema confindustriale veneto, che ha recentemente condotto un’indagine approfondita sulle esigenze e le aspettative delle persone che cercano lavoro o desiderano cambiare il loro attuale impiego. L’obiettivo della ricerca era comprendere meglio i bisogni degli individui in un contesto occupazionale in rapida evoluzione, influenzato dalle trasformazioni green e digitali.

Gli uomini puntano allo stipendio, le donne alla crescita professionale

Durante un periodo di cinque mesi, sono state raccolte le opinioni di oltre duecento partecipanti, tra cui corsisti e disoccupati, che hanno interagito con l’ente di formazione padovano. I risultati dell’indagine sono stati analizzati considerando vari fattori, come età, genere e situazione lavorativa, offrendo così una panoramica completa della realtà occupazionale attuale.

Una delle principali conclusioni emerse dall’analisi riguarda le differenze significative tra uomini e donne nei loro obiettivi e motivazioni lavorative. Mentre gli uomini mostrano una maggiore focalizzazione sulla busta paga e sull’indipendenza economica (51%), le donne considerano aspetti più ampi, come la crescita professionale e umana (14%). Si tratta probabilmente di un retaggio culturale, che riflette i tradizionali ruoli sociali e che evidenzia una disparità nelle priorità lavorative tra i generi.

La formazione è rosa

Un’altra tematica chiave riguarda la formazione professionale. Le donne attribuiscono maggiore importanza ai percorsi formativi rispetto agli uomini (55% contro 38%). La richiesta di formazione sulle competenze digitali è risultata fondamentale per il 52% degli intervistati, seguita dalla formazione tecnica (47%).

Le donne sono più propense a riconoscere l’importanza della formazione, in particolare per le digital skills (56%) e le competenze tecniche (46%).

I giovani vogliono investire in competenze tecniche

Per quanto riguarda i giovani, l’indagine mostra che investire nelle competenze tecniche è la priorità principale per il 75% di loro, mentre le digital skills sono essenziali per il 46%. Inoltre, i giovani sono più propensi a impegnarsi in tirocini formativi (58%) rispetto agli adulti (42%).

Infine, l’indagine evidenzia le preferenze specifiche di diversi gruppi demografici. Le donne mostrano un interesse maggiore per le informazioni sul mercato del lavoro (62%), mentre i giovani sono motivati dai bonus e dai servizi per agevolare la partecipazione alle attività (67%). Inoltre, lo status occupazionale influisce sulla percezione dell’utilità degli strumenti e dei servizi a disposizione per crescere professionalmente. Coloro che sono infatti in cerca di lavoro li ritengono fondamentali nel 50% dei casi, mentre la percentuale scende al 34% tra chi già lavora.

Professione, carriera e ambizione nel 2024: cosa pensano gli italiani? 

È quanto emerge dal Randstad Workmonitor 2024, lo studio condotto da Randstad su ambizione e carriera tra gli italiani. Secondo la ricerca, che ha coinvolto 764 lavoratori in Italia tra 18 e 67 anni, oltre la metà degli intervistati si dichiara ‘ambizioso’ in merito al proprio lavoro, ma il 42% sostiene di non essere concentrato nell’avanzamento di ruolo.
La rilevanza del lavoro percepita nella vita degli italiani è infatti calata del 5% in un solo anno, mentre è crollata del 9% la motivazione nel ruolo attualmente ricoperto.

In pratica, oggi si dà più importanza alla vita privata e all’equilibrio con il lavoro, all’appartenenza e alla flessibilità, piuttosto che al salto di carriera. E, di fatto, equilibrio tra vita e lavoro, retribuzione, sicurezza, flessibilità, giorni di ferie, formazione e assicurazione sanitaria oggi sono i fattori più rilevanti per i lavoratori italiani, mentre la carriera è finita solo al nono posto.

Una “promozione” oggi interessa meno

Inoltre, il 50% dei lavoratori è disposto a rimanere in un luogo di lavoro che gli piace anche se non ci fosse possibilità di avanzamento, mentre il 34% non desidera del tutto una progressione di carriera.
Solo per il 35% una promozione o un nuovo ruolo oggi rappresentano una priorità.

Il 34% degli italiani poi non assumerebbe ruoli manageriali se potesse scegliere di poter accedere alla propria massima ambizione professionale. Ma secondo il Randstad Workmonitor, il 51% del campione si dichiara ambizioso per la propria carriera.

La vita privata è la priorità

Di fatto, mentre l’ambizione decresce con l’avanzare dell’età la motivazione aumenta man mano che sale la seniority.
A influenzare l’ambizione è soprattutto l’età, gli eventi della vita, gli obiettivi personali e le opportunità che si presentano.

Il 94% degli intervistati mette la vita privata al primo posto dei fattori più rilevanti nel lavoro, poi la retribuzione (93%), sicurezza del lavoro (90%), il sentirsi realizzati (87%), la flessibilità di orario (80%) e così via, fino alla possibilità di promozione, al nono posto, con il 74% e di poco sopra la politica sui congedi parentali (70%).

Una delle eredità della pandemia

“Il Workmonitor evidenzia una forte calo della motivazione al lavoro tra gli italiani, un evidente segnale di malessere che va ascoltato e compreso – commenta Marco Ceresa, Group Ceo di Randstad -. Il lavoro si conferma fondamentale nel fornire senso e scopo alle persone, ma oltre alla carriera, sempre più lavoratori includono anche altro nella definizione della propria ‘ambizione’ professionale, che oggi non può prescindere da aspetti valoriali, di flessibilità, di equilibrio con la vita personale. Non sono pochi gli intervistati che affermano di poter essere appagati da un lavoro senza prospettive di carriera ma che sia nelle ‘loro corde’, certamente un’eredità della riflessione profonda delle persone nel periodo di pandemia. Esigenze che le aziende devono impegnarsi a soddisfare con politiche Hr a tutto tondo, tenendo conto dei bisogni dei lavoratori sempre più complessi e articolati”.

Lavoro: i consigli per un colloquio di successo

Come presentarsi a un colloquio di lavoro in modo adeguato ed efficace, in modo da intercettare le esigenze e le aspettative di chi abbiamo di fronte?

Quando si ricerca un impiego, uno degli aspetti più importanti è il colloquio. È un momento fondamentale, che richiede tempo, preparazione e determinazione, poiché rappresenta la prima vera occasione per mettersi in luce agli occhi di un head hunter o un datore di lavoro.
Ma niente paura, perché gli specialisti del mondo del recruiting risolvono tutti i dubbi che interessano gli aspiranti lavoratori. E seguendo alcuni consigli mirati si può aumentare la possibilità di successo in termini d’assunzione.

Conoscere l’azienda in anticipo non guasta

Innanzitutto, è importante cercare di conoscere l’azienda presso cui si vorrebbe lavorare. “Bisogna prendersi il tempo per fare qualche ricerca online sulla storia dell’azienda, sulle sue attività e sui prodotti che produce”, spiega Fabio Splendori, fondatore di QuoJobis. In questo modo, si dimostra di essere motivati e interessati al lavoro offerto.

Un altro aspetto estremamente rilevante da tenere a mente è l’abbigliamento. “Può sembrare scontato o irrilevante ma la prima impressione è quella che conta – continua Splendori -. Indossare un abbigliamento curato e professionale può fare la differenza nella percezione che il datore di lavoro avrà del candidato”.
Alla larga, quindi, dai vestiti troppo casual o sportivi per scegliere al contrario abiti adeguati a qualunque ambiente di lavoro e in sintonia con il tipo di lavoro che si sta cercando.

Arrivare puntuali e mostrare sicurezza e determinazione

“Ricordarsi inoltre di essere puntuali è un dettaglio che preferiamo sempre far presente – consiglia l’esperto -. Arrivare con un leggero anticipo al colloquio mostra la propria puntualità e impegno verso il lavoro e ribadisce la volontà di rispettare gli impegni presi”.
Da tenere a mente anche che, al contrario, arrivare con largo anticipo può creare imbarazzo e problemi all’ambiente di lavoro che in quel momento sta accogliendo il candidato per il colloquio.

Utile poi ribadire che durante il colloquio bisogna sempre cercare di mostrare sicurezza e determinazione. “Non si deve avere paura di dire ciò che si pensa e di rispondere alle domande in modo chiaro e preciso – puntualizza -. Evitare di essere troppo reticente o modesto, potrebbe essere un errore”.

Le pillole per realizzare un colloquio eccellente

Insomma, puntualità, presentabilità, sicurezza, gestione dell’ansia e motivazione sono le pillole per riuscire a realizzare un colloquio eccellente.

“Cerchiamo sempre di suggerire ai candidati di mantenere un atteggiamento positivo ed educato – sottolinea ancora l’esperto -. Mostrare gratitudine per la possibilità che viene offerta e ringraziare il proprio interlocutore per il tempo che ha dedicato al colloquio. Anche se l’incontro non va come sperato, meglio fare in modo di rimanere comunque educato e professionale: potrebbero ricordarsi di te proprio per queste qualità”.

Meta, nuovi strumenti per proteggere i teenager su Facebook e Instagram

Meta ha annunciato l’introduzione di nuovi strumenti mirati a migliorare l’esperienza online degli adolescenti su Facebook e Instagram, in sintonia con le raccomandazioni degli esperti. L’azienda prevede di nascondere un range più ampio di contenuti considerati inappropriati per i teenager e attiverà automaticamente impostazioni di controllo più restrittive su entrambe le piattaforme.

Su Instagram, poi, saranno limitati ulteriori termini di ricerca. Gli adolescenti riceveranno le notifiche necessarie per aggiornare le loro impostazioni sulla privacy, rendendo l’esperienza più sicura e adatta alla loro età.

Esperienze online più sicure 

L’obiettivo di questo nuovo intervento da parte di Meta è quello di di garantire esperienze online sicure e adatte all’età degli adolescenti. Con oltre 30 strumenti e risorse sviluppati per supportare teenager e genitori, l’azienda continua il suo impegno decennale nella gestione di contenuti sensibili o in violazione delle regole. Ma il colosso tecnologico ha spiegato in una nota di essere sempre a contatto con esperti di sviluppo, psicologia e salute mentale degli adolescenti.

Con questo modus operandi, non solo si punta a offrire ai ragazzi i tem più interessanti, ma anche a metterli al sicuro creando un ambiente protetto e adatto alla loro età.

Protezione avanzata dei contenuti

Meta ha reso noto che introdurrà ulteriori livelli di protezione per i contenuti visualizzati dagli adolescenti su Instagram e Facebook. In particolare, contenuti riguardanti tematiche complesse come l’autolesionismo saranno rimossi dalle bacheche dei iù giovani. L’azienda effettua un profondo monitoraggio dei contenuti, bilanciando la libertà di espressione con la sicurezza online.

Supporto e consapevolezza

Per sostenere coloro che affrontano tematiche delicate, Meta condividerà risorse fornite da organizzazioni come la National Alliance on Mental Illness. Questi aggiornamenti saranno applicati ai minori di 18 anni e verranno attivati su Instagram e Facebook nei prossimi mesi. Inoltre Meta ha implementato il “Controllo dei Contenuti Sensibili” su Instagram e “Riduci” su Facebook per limitare l’esposizione a contenuti sensibili nelle sezioni Cerca ed Esplora.

L’azienda ha dichiarato che nasconderà più risultati di ricerca su Instagram relativi a tematiche come suicidio, autolesionismo e disturbi alimentari, indirizzando gli utenti a risorse di esperti per chiedere aiuto.

Aggiornamenti delle impostazioni 

L’azienda attiverà automaticamente per tutti gli adolescenti le impostazioni più restrittive di controllo dei contenuti su Instagram e Facebook. Con notifiche mirate, Meta incoraggia gli adolescenti a regolare le proprie impostazioni di sicurezza e privacy per un’esperienza più mirata e controllata. 

e-commerce: i trend del 2024

Per essere pronti a cogliere tutte le opportunità del commercio digitale Calicantus offre una panoramica sui maggiori trend italiani e internazionali del 2024.
Prima fra tutti, la consegna in 24h, diventata cruciale per mantenere un alto vantaggio competitivo, poi, essere presenti all’interno di Marketplace con schede prodotti ricche di immagini e dettagli, che permette di sfruttare in modo efficiente il potenziale di mercati online.

Ma nell’arco dei prossimi mesi ci si aspetta anche un significativo aumento del Social Commerce, con nuove opportunità per coinvolgere e incrementare la base clienti.
Per massimizzare i vantaggi, è opportuno investire sui social media e adottare una strategia di contenuti con vetrine di prodotti, video accattivanti e collaborazioni con i creator. Ma è cruciale anche l’interazione attiva con il pubblico e la pronta risposta a commenti e messaggi.

AI, apprendimento automatico e AR

AI e apprendimento automatico stanno trasformando radicalmente l’e-commerce. Il potenziale della Realtà Aumentata poi è immenso, e nel 2024 le aziende che la incorporeranno nelle strategie di e-commerce otterranno un vantaggio competitivo significativo.
Mediante l’AI generativa, poi, la funzionalità legata alle Ricerche Vocali sarà decisamente potenziata per rendere la Customer Experience più coinvolgente e con un approccio conversazionale.
Ma quando l’e-commerce ha volumi di vendita importanti, diventa fondamentale implementare un Sistema di Gestione degli Ordini (OMS), in grado di orchestrare tutte le fasi secondo una customer experience eccellente.

Servizi in abbonamento e transazioni B2B

Non sono da meno i servizi in abbonamento, tendenza destinata a proseguire anche nel 2024. Per un lancio di successo, è cruciale implementare un sistema di gestione abbonamenti user-friendly, perché adottando i servizi in abbonamento si aprono opportunità per coltivare relazioni durature con i clienti e generare entrate ricorrenti.
Anche le transazioni B2B si sposteranno sempre più online, rendendo necessario un cambiamento nel modo in cui le aziende interagiscono con i Buyer.

Secondo Wunderman Thompson, il 90% degli utenti si aspetta un’esperienza d’acquisto simile al B2C anche nell’ambito B2B.
GenZ e Millennial stanno assumendo ruoli di responsabilità decisionali per gli acquisti B2B, e preferiscono ricercare e comprare prodotti online, spesso eludendo le tradizionali interazioni di vendita.

Architetture headless

Le architetture e-commerce headless sono sempre più popolari per aziende in cerca di soluzioni flessibili, permettendo aggiornamenti backend senza interruzioni e personalizzazione in tempo reale su diversi canali front-end.
Secondo IDC, molte piattaforme di e-commerce faticano a soddisfare gli standard moderni di customer experience, spingendo l’adozione del modello headless.

Le principali priorità evidenziate da IDC includono l’operatività su scala globale, il superamento delle aspettative dei clienti e la creazione di offerte combinate con vari fornitori e collaboratori.
Nella configurazione headless, il front-end e il back-end operano indipendentemente, offrendo maggiore personalizzazione e libertà di progettazione.

Inflazione: a dicembre 2023 prosegue la preoccupazione degli italiani

A dicembre, per il 20° mese consecutivo, l’inflazione è la prima preoccupazione per il 38% dei cittadini a livello globale, una percentuale in diminuzione di un solo punto rispetto a ottobre 2023.

Lo rileva l’ultima edizione di ‘What Worries the World’, l’indagine di Ipsos a cadenza mensile sulle principali preoccupazioni su questioni sociali e politiche in 29 Paesi. Secondo l’Ipsos Global Inflation Monitor, invece, l’Italia nel contesto Europeo è il Paese dove cittadini e cittadine lamentano maggiormente difficoltà nella gestione delle proprie finanze.

Consumatori insoddisfatti della propria situazione economica

La preoccupazione per l’inflazione in Italia rimane quindi elevata, e se si considera la soddisfazione della propria condizione economica, il Paese si presenta diviso in due.
Considerando che una persona su quattro crede che a una diminuzione del tasso di inflazione corrisponda una diminuzione dei prezzi, risulta evidente come sia difficile giungere a una situazione di allineamento tra accadimenti e aspettative.

Per i consumatori insoddisfatti della propria condizione economica si acuiscono fattori che tendono a diventare strutturali, come un aumento delle spese fisse e una diminuzione delle entrate, sia reale o percepita se parametrata al costo della vita.

I compromessi degli italiani per non ridurre i consumi

In generale, gli aumenti dei prezzi continuano a incidere molto sui consumi considerati comprimibili.
Le persone non vedono soddisfatta la loro aspettativa di una riduzione della quota di reddito dedicata a spese energetiche e spese fisse (mutui, affitti, ecc.). Ma in questo contesto, il carrello della spesa non modifica la sua composizione in termini di prodotti, bensì diminuisce il suo valore.

Nel corso del tempo la ricerca delle promozioni rimane la scelta per eccellenza per sostenere i propri consumi.
Con l’obiettivo di risparmiare, i consumatori adottano molteplici strategie per le diverse categorie di prodotto. Prima di ridurre o rinunciare del tutto agli acquisti cambiano i luoghi di acquisto favorendo discount e web, e fanno scorta di prodotti in promozione.

Il fenomeno della shrinkflation

L’ultima rilevazione dell’Osservatorio Inflazione registra un’ulteriore crescita della convinzione che oggi gli aumenti dei prezzi inizino a essere speculativi soprattutto da parte delle aziende produttrici.
Migliora, invece, la percezione nei confronti della distribuzione. Il carrello tricolore sembra avere avuto un ruolo nel sostenere l’immagine dei retailer.

Al contrario, non gioca a favore della produzione il fenomeno della shrinkflation, la pratica di ridurre il packaging e il contenuto dei prodotti, ma senza una relativa diminuzione di prezzo. Un fenomeno ormai sperimentato da sette persone su dieci, in particolare, sui prodotti abituali.

Perché le “faccine” sulla bolletta aiutano a ridurre i consumi energetici?

Una ‘faccina rossa’ in segno di disapprovazione, a indicare un eccessivo utilizzo di energia elettrica, può convincere ad attuare comportamenti più virtuosi e sostenibili?
Se inflazione, prezzi dell’energia e caro vita spingono a rivedere le abitudini di consumo, un progetto dell’Università di Trento punta a convincere le persone ad adottare un atteggiamento non solo più sobrio, ma anche più consapevole sui consumi.

Secondo i risultati della ricerca ‘Emozioni per un consumo energetico sostenibile: un’indagine psicofisiologica’, svolta al Laboratorio di Neuroscienze del Consumatore (NCLab) del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, la comunicazione immediata, anzi, ‘parlante’, dei propri consumi energetici, li fa diminuire.

L’emotional energy-alert

In pratica, si tratta di ridurre i consumi energetici grazie a un feedback energetico personalizzato ‘emozionale’ (emotional energy-alert).
Di fatto, la ricerca ha confrontato le reazioni comportamentali e fisiologiche dell’utente di fronte a diversi tipi di feedback energetici.

Nella condizione di controllo, come nella bolletta standard, al consumatore venivano comunicati il consumo e il costo. Nella condizione sperimentale (emotional energy-alert), invece, il feedback ricevuto sul telefonino riportava gli stessi dati con l’aggiunta di una emoticon scontenta per l’eccessivo consumo.
Veniva poi inserita un’informazione in più: il consumo di energia del vicino di casa, per confrontare comportamenti, spese e risparmi.

Il feedback emozionale con emoticon rossa e riferimento sociale

“Questa è una novità rispetto alla bolletta tradizionale che di solito riporta i consumi in kilowattora e i costi – spiega Nicolao Bonini, responsabile del NCLab -. Aggiungere questo elemento di paragone con un referente sociale, il vicino di casa appunto, aumenta di circa tre volte la probabilità che il consumatore decida di ridurre il consumo elettrico. Oltre a ciò, l’emoticon rossa, arrabbiata perché si è stati spreconi, aumenta di un 3% la quantità di tale riduzione”.

Ogni consumatore coinvolto è stato testato nel laboratorio. “Abbiamo misurato la sudorazione emozionale, l’espressione facciale e i movimenti oculari, cioè reazioni non controllabili – aggiunge Bonini -. Quando le persone sono esposte al feedback emozionale con faccina e riferimento sociale ‘vicino di casa’, sudano di più rispetto alla situazione di controllo e indicano una maggiore emozionalità negativa”.

I programmi comportamentali per il contenimento dell’energia

“I nostri macchinari consentono di misurare dove il consumatore guarda, per quanto tempo, con che dilatazione pupillare, la sudorazione, i cambiamenti del ritmo cardiaco – continua il ricercatore, come riporta l’agenzia di stampa Agi -. Tutti questi indici psicofisiologici permettono di misurare l’emozionalità in maniera diretta. In questo modo integriamo dati verbali consapevoli con altri inconsapevoli. Se la politica – riflette il docente – incentivasse i fornitori di energia elettrica a utilizzare questi sistemi, che si chiamano ‘programmi comportamentali per il contenimento dell’energia’, ampiamente utilizzati all’estero, otterremmo gli stessi risultati di quelli a livello internazionale. L’uso di queste tecniche garantisce una riduzione di kilowattora consumati del 2,5%”.