File malevoli per il mobile banking, il livello più alto degli ultimi 18 mesi

Nel primo trimestre del 2020 è stato rilevato un forte aumento nel volume di software malevoli che hanno come obiettivo il furto di credenziali e denaro dagli account bancari online degli utenti. Da gennaio a marzo 2020 sono stati infatti trovati 42.115 file di questo tipo di malware. Secondo il report Kaspersky’s IT threat evolution in Q1 2020, dedicato all’evoluzione delle minacce informatiche nel primo trimestre dell’anno, si tratta di un numero superiore più di due volte e mezzo rispetto a quello registrato nel quarto trimestre del 2019. In particolare, i trojan che operano nel mondo del mobile banking, detti anche banker, sono una minaccia ben nota nella cyber-community, e la motivazione che spinge questo tipo di attività è evidente.

Oltre 42.000 modifiche di varie famiglie di trojan bancari

I banker spesso vengono utilizzati per rubare fondi direttamente dagli account di mobile banking degli utenti. Questi programmi malevoli, di solito, hanno l’aspetto di applicazioni legittime, ma quando una vittima cerca di accedere alla propria app bancaria e di inserire le proprie credenziali di sicurezza gli aggressori riescono a ottenere l’accesso a questo tipo di informazioni private. Nel primo trimestre di quest’anno Kaspersky ha rilevato oltre 42.000 modifiche di varie famiglie di trojan bancari, il numero più alto mai registrato negli ultimi 18 mesi.

Italia al terzo posto dei Paesi più attaccati

“Nell’era del distanziamento sociale e dell’isolamento, utilizziamo sempre più spesso i nostri dispositivi mobili per accedere ai servizi finanziari, per comunicazioni da remoto, per effettuare pagamenti o per procedere con le transazioni”, spiega Victor Chebyshev, esperto di sicurezza di Kaspersky. Pertanto, secondo il report di Kaspersky anche il numero di banker presenti nel panorama di tutte le minacce mobile è aumentato nel corso del trimestre, arrivando al 3,65% e registrando una crescita del 2,1% rispetto a quanto rilevato nell’ultimo trimestre del 2019. Come dimostra il numero di utenti attaccati da trojan del mobile banking, il Paese più colpito al mondo è stato il Giappone (0,57%), seguito dalla Spagna (0,48%). L’Italia si posiziona al terzo posto (0,26%).

Come difendere il cellulare dall’attacco dei cybercriminali

I dispositivi mobile sono diventati uno dei principali strumenti a nostra disposizione, e “non dovremmo permettere ai cybercriminali di trarre alcun vantaggio dalla fiducia che riponiamo in loro”, aggiunge Chebyshev.

Ma come difendersi dall’attacco dei cybercriminali? Per ridurre il rischio che i dispositivi mobili vengano infettati dai trojan bancari, Kaspersky consiglia agli utenti di procedere con l’installazione delle app solo se provengono da fonti affidabili, come ad esempio l’app store ufficiale Google Play. Inoltre è sempre bene utilizzare una soluzione di sicurezza solida, ma soprattutto non eseguire mai la procedura di rooting, perché potrebbe fornire ai criminali informatici possibilità illimitate nell’eventuale sfruttamento di un dispositivo.