Made in Italy: moda e pasta richiamano 10 milioni di turisti 

Il Made in Italy continua a esercitare un forte richiamo e di conseguenza muove un business significativo, specie nei settori agroalimentare e della moda. L’italianità di questi due comparti specifici è infatti il miglior biglietto da visita del nostro Paese, e attira oltre 10 milioni di turisti europei.
I dati emergono dalle stime elaborate dal Centro Studi di Conflavoro in occasione della prima Giornata Nazionale del Made In Italy, svoltasi il 15 aprile.

5,5 milioni di europei scelgono l’Italia per l’enogastronomia

Secondo le analisi di Conflavoro, riferisce Italpress, solo in Europa sono circa 5,5 milioni i turisti che scelgono di visitare l’Italia per la sua rinomata gastronomia, e circa 1 su 3 di loro ha l’intenzione di dedicare una parte del proprio budget all’acquisto di prodotti alimentari tipici del luogo, spesso già conosciuti e apprezzati nel proprio Paese d’origine. La pasta si conferma al primo posto tra i desideri, seguita da caffè, vino, olio e formaggi.

Moda e design hanno un appeal in crescita

Anche il settore della moda gioca un ruolo fondamentale nell’attrarre turisti, registrando nel 2023 un aumento del 4% nel fatturato, che ha raggiunto complessivamente 103 miliardi di euro. Design, arredamento e ceramica completano il quadro di una moda che si conferma come ambasciatrice dello stile italiano nel mondo.

La pasta è un catalizzatore 

Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro, sottolinea l’importanza strategica dell’Italia nel panorama mondiale della produzione e dell’esportazione di pasta, con regioni come il Veneto, la Campania e l’Emilia Romagna in prima linea.
Nel complesso, il settore agroalimentare italiano ha raggiunto risultati record, con un fatturato di 60 miliardi di euro, nonostante il contesto geopolitico complesso, l’inflazione e il rallentamento economico globale.

Export e attrattività turistica si muovono di pari passo

Capobianco evidenzia inoltre il ruolo cruciale delle piccole e medie imprese (PMI) nel rafforzare il legame tra l’export e l’attrattività turistica del Paese, sia direttamente attraverso le loro produzioni, sia indirettamente come pilastri della filiera produttiva. Questo sottolinea l’importanza di stimolare e incentivare il circolo virtuoso tra commercio estero e flusso turistico, attraverso partnership pubblico-privato volte a promuovere azioni di co-branding tra prodotto e territorio, che risultano già vincenti e convincenti.

In sintesi, il Made in Italy continua a essere un marchio di eccellenza riconosciuto a livello globale, capace di attrarre turisti e generare crescita economica, soprattutto attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di qualità e della sua ricca tradizione artigianale e culinaria.