Lavoro, perchè cambiano obiettivi e motivazioni a seconda del genere?

Uomini e donne, in merito al lavoro, hanno approcci, motivazioni e obiettivi differenti.  Lo ha scoperto il Centro Studi di Fòrema, l’ente di formazione del sistema confindustriale veneto, che ha recentemente condotto un’indagine approfondita sulle esigenze e le aspettative delle persone che cercano lavoro o desiderano cambiare il loro attuale impiego. L’obiettivo della ricerca era comprendere meglio i bisogni degli individui in un contesto occupazionale in rapida evoluzione, influenzato dalle trasformazioni green e digitali.

Gli uomini puntano allo stipendio, le donne alla crescita professionale

Durante un periodo di cinque mesi, sono state raccolte le opinioni di oltre duecento partecipanti, tra cui corsisti e disoccupati, che hanno interagito con l’ente di formazione padovano. I risultati dell’indagine sono stati analizzati considerando vari fattori, come età, genere e situazione lavorativa, offrendo così una panoramica completa della realtà occupazionale attuale.

Una delle principali conclusioni emerse dall’analisi riguarda le differenze significative tra uomini e donne nei loro obiettivi e motivazioni lavorative. Mentre gli uomini mostrano una maggiore focalizzazione sulla busta paga e sull’indipendenza economica (51%), le donne considerano aspetti più ampi, come la crescita professionale e umana (14%). Si tratta probabilmente di un retaggio culturale, che riflette i tradizionali ruoli sociali e che evidenzia una disparità nelle priorità lavorative tra i generi.

La formazione è rosa

Un’altra tematica chiave riguarda la formazione professionale. Le donne attribuiscono maggiore importanza ai percorsi formativi rispetto agli uomini (55% contro 38%). La richiesta di formazione sulle competenze digitali è risultata fondamentale per il 52% degli intervistati, seguita dalla formazione tecnica (47%).

Le donne sono più propense a riconoscere l’importanza della formazione, in particolare per le digital skills (56%) e le competenze tecniche (46%).

I giovani vogliono investire in competenze tecniche

Per quanto riguarda i giovani, l’indagine mostra che investire nelle competenze tecniche è la priorità principale per il 75% di loro, mentre le digital skills sono essenziali per il 46%. Inoltre, i giovani sono più propensi a impegnarsi in tirocini formativi (58%) rispetto agli adulti (42%).

Infine, l’indagine evidenzia le preferenze specifiche di diversi gruppi demografici. Le donne mostrano un interesse maggiore per le informazioni sul mercato del lavoro (62%), mentre i giovani sono motivati dai bonus e dai servizi per agevolare la partecipazione alle attività (67%). Inoltre, lo status occupazionale influisce sulla percezione dell’utilità degli strumenti e dei servizi a disposizione per crescere professionalmente. Coloro che sono infatti in cerca di lavoro li ritengono fondamentali nel 50% dei casi, mentre la percentuale scende al 34% tra chi già lavora.