Come avere successo nel lavoro: quali abitudini cambiare?

Come modificare le abitudini negative e smettere di avere comportamenti poco efficaci nel raggiungere il successo al lavoro?
Il successo spesso è questione di abitudini: consuetudini salutari che possono ridefinire il nostro equilibrio in senso migliorativo, aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi.

“Uno schema efficiente per cambiare le nostre abitudini è la semplificazione – spiega all’Adnkronos/Labitalia Roberto Castaldo, esperto di performance management, founder di 4 Man consulting -, così come teorizzato in neuroscienza. In particolare, è possibile modificare il nostro modo abituale di agire grazie alla teoria dei 21 minuti. Il metodo viene utilizzato da imprenditori, manager e professionisti ed è finalizzato all’aumento della produttività”.

La teoria dei 21 minuti

“Concentrandoci su una singola attività per 21 minuti e ripetendola per 21 giorni consecutivi, ostacolo davanti al quale la nostra forza di volontà spesso si arrende, possiamo ottenere risultati importanti, riuscendo a creare nuove e positive abitudini – avverte Roberto Castaldo -. Ogni volta che eseguiamo un’azione, infatti, nel nostro cervello avviene qualcosa di simile all’apertura di un canale. Più eseguiamo questa azione, più apriamo questo canale, facendo spazio a una nuova consuetudine. Lo schema efficiente segue il sistema Idra, e si basa sulla definizione di obiettivi specifici generando un incremento delle performance del 50%. Il primo passo – puntualizza Castaldo – è pensare alla nuova abitudine che si vuole sviluppare”.

Elaborare un’idea e pianificare un progetto

Il secondo step, è definire nel dettaglio il progetto seguendo un percorso logico fondato su uno schema sequenziale e basato su idee, descrizione risultati, azioni. Per elaborare un’idea, le domande sono: chi sei? Che ruolo hai? Quali sono le risorse a tua disposizione? Poi, descrivere l’obiettivo usando al massimo 250 parole, scrivere cosa si vuole ottenere, ed elaborare un piano di azioni utili al raggiungimento dei risultati che si vogliono ottenere.

“Questa metodologia – aggiunge l’esperto – oggi è utilizzata da molte Pmi in diversi ambiti. Nella governance utilizzando il sistema 21 minuti imprenditori e manager riescono a dedicare periodicamente tempo ad attività di pianificazione strategica, che spesso viene procrastinata e rientra in uno dei motivi di aumento del costo della non qualità”.

Ridurre turnover e tempo di inserimento

“Nell’onboarding delle nuove risorse e change management questa metodologia se usata nell’inserimento di nuove risorse in azienda riduce del 62% il tempo di inserimento e il turnover in azienda del 34% – continua ancora Castaldo -. Nelle attività di change management il sistema consente di dedicare tempo alla pianificazione e allo sviluppo, rimanendo altamente produttivi. Molto spesso le attività di formazione e training vengono rimandate a causa di una forte operatività. Questa metodologia consente di investire al meglio in questo fondamentale asset senza intaccare la produttività dello staff”.